Biscottiamo … Gingerbread!!!

E’ cominciato tutto in un supermercato.
LORO erano lì … I taglia biscotti della forma giusta!!!
Per la verità mi bastava lui, l’omino di pan di zenzero.
Ma c’erano anche la sua ragazza, la loro dolce casetta (chissà se pagano il mutuo!!)
ed il bastoncino di caramella!!!
Ho deciso di adottarli tutti e di portarli a casa con me!!
Non vi sembro mooooooooolto generosa??
Ora se ho l’omino DEVO per forza fare il pan di zenzero, mi sembra ovvio 😉
“Ma ce le avrò tutte le spezie?” – rimuginavo tra me e me …
Faccio un giro in dispensa e SIIIIIIIIIIIII
“Famiglia, si fanno i biscotti stasera!!”
Ma da dove provengono questi deliziosi biscottini?
Di certo non appartengono alla tradizione dolciaria italiana natalizia … La loro storia l’ho trovata su:

www.cibo360.it

“I gingerbread, letteralmente pan di zenzero, sono dei biscotti speziati tradizionalmente prepararti durante le festività natalizie nei Paesi di origine anglosassone quali Nord America, Inghilterra e Nord Europa (Scandinavia, Polonia, Estonia, Lettonia etc…). Il loro nome deriva dalla parola latina “zingiber”, cioè zenzero, per via del fatto che la spezia prevalente nell’impasto dei gingerbread è proprio lo zenzero, ma vengono usate anche cannella, chiodi di garofano e noce moscata. I gingerbread vengono confezionati con le tipiche forme natalizie: stelle, casette, fiocchi di neve, stivali e con la classica forma a omino (gingerman), quella che è diventata la più famosa dopo l’uscita del film Shrek, dove uno dei personaggi principali è proprio Zenzy, l’omino di pan di zenzero. Dopo essere stati preparati, i gingerbread vengono solitamente appesi all’albero di Natale.

Storia dei gingerbread

Secondo gli storici, i gingerbread sono nati in Armenia e sono stati esportati in Europa dai monaci armeni nel 992 d.C., durante i secoli successivi la ricetta dei gingerbread si è diffusa tra i monaci della Francia, della Germania (dove tuttora esiste una versione di questi biscotti speziata al pepe (pfefferkuchen), della Svezia e della Gran Bretagna. Il primo documento storico che parla ufficialmente dei gingerbread risale al Cinquecento, quando durante le festività natalizie questi biscotti venivano venduti dai monaci, dalle farmacie e dagli artigiani nei mercati cittadini. Nel 1793 la cittadina di Shropshire, in Inghilterra, divenne un punto di riferimento nella produzione del pan di zenzero, perchè scelse l’omino di gingerbread come simbolo della città”

Per circa 40 pezzi:

350 gr di farina 00
160 gr di zucchero bianco
170 gr di burro
150 gr di miele
1 uovo
1/2 cucchiaino di ammoniaca per dolci
1 pizzico generoso di sale
1 stecca di cannella (circa 4 cm di lunghezza)
2 cucchiaini di zenzero in polvere
5 chiodi di garofano (da macinare)
1/4 di cucchiaino di noce moscata macinata

Per la glassa:

1 albume
200 gr di zucchero a velo
coloranti alimentari a piacere

Maciniamo in un mortaio i chiodi di garofano e la stecca di cannella fino a ridurli in polvere sottilissima, aggiungiamo le altre spezie in polvere (zenzero e noce moscata). Passiamo tutto al setaccio per eliminare i pezzetti troppo grossi ed ecco pronto il magico mix di spezie. Il profumo comincia già ad avviluppare la vostra cucina!! Su una spianatoia di legno creiamo una fontana con la farina. Al centro mettiamo lo zucchero, il miele, le spezie, l’ammoniaca, il sale, il burro e l’uovo. Impastiamo bene fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. L’impasto sarà molto appiccicoso, quindi avvolgiamolo nella pellicola per alimenti e mettiamolo in frigo per 3 ore circa. 30 minuti prima di riprendere l’impasto accendiamo il forno e portiamolo a 170°.
Stendiamo l’impasto ad un’altezza di 4 mm. Ritagliamo le forme che più ci piacciono e mettiamole in una teglia ricoperta di carta forno. Teniamoli ben distanti perché durante la cottura cresceranno.

Cuociamoli per 10 minuti circa. Facciamoli raffreddare bene prima di farli scivolare via dalla carta forno.
Che profumo meraviglioso che hanno!!!

Prepariamo la glassa montando lo zucchero a velo con l’albume. Il composto deve essere bello solido, altrimenti scivola giù dai biscotti. Coloratelo come più vi piace. Io ho scelto rosso e verde, oltre a lasciare parte della glassa al naturale. Divertitevi a decorare i biscotti. Con le temperature di questi giorni, in 20 minuti la glassa era asciutta ed i biscotti pronti per essere mangiati e regalati!!

Con questa ricetta partecipo al contest di La mia cucina improvvisata

Rosa

“L’amore è come mangiare un biscotto, non importa se è spezzato, sbriciolato, 
spezzettato, tanto dentro la scatola tra tanti ci sarà quello della nostra vita”
                                                                       Alessandro Pinardi
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