Danubio salato

Buonissimo il Danubio e nonostante il nome,
si! E’ proprio napoletano …
Ottimo sia dolce che salato, nel mio non troverete neanche un grammo di zucchero!

Chissà, la prossima volta sarà dolce.
Dopotutto le vie della cucina sono infinite e lastricate di tentazioni …
Tentazioni golose ovviamente!!
Di seguito un pò di storia del Danubio (e non parlo del fiume).

“Il danubio è un piatto di origine napoletana, noto anche come danubiana o brioche al pizzico.
Le teorie sulle origini e sul perché di questo nome suggestivo (e bizzarro per la Campania) sono diverse.
La spiegazione più semplice ne giustifica il nome paragonando la struttura della superficie del Danubio alla superficie del fiume increspata dalle onde.
C’è poi una teoria molto “partenopea” che viene portata avanti da un personaggio napoletano DOC: Mario Scaturchio, che in realtà si chiama Nicola, titolare e volto di una delle più antiche pasticcerie napoletane, l’omonima Pasticceria Scaturchio, che è noto ai più come “il pasticcere gentiluomo”. Il quasi ottantenne ex-titolare sostiene che il Danubio è stato inventato da una sua zia materna. Perché lei lo chiamò così? Niente di più semplice: la zia di Mario era di origini austriache!
L’ultima teoria viene fuori incrociando dati squisitamente gastronomici, all’albero genealogico dei Borbone di Napoli che governarono il Regno delle due Sicilie. I Borbone ressero il Regno di Napoli e di Sicilia prima, poi unificato nel Regno delle due Sicilie, complessivamente dal 1734 al 1861. Ferdinando I di Napoli sposò nel 1768, in prime nozze, Maria Carolina di Asburgo-Lorena; questa, di origine austriaca, diede il via col suo arrivo a corte ad una “commistione cultural-gastronomica” tra cuochi viennesi e tradizioni locali. In Austria, infatti, si trovano tracce molto antiche di un dolce chiamato “buchteln” (di origini boeme) che ha la stessa struttura del Danubio, è cioè costituito da una serie di “focaccine” ripiene di “powidl” di prugne, una confettura preparata senza aggiungere zucchero, messe le une accanto alle altre in una pirofila a cuocere, e che lievitando diventano una torta unica. Si può ipotizzare ragionevolmente che l’arrivo dei cuochi viennesi alla corte dei Borbone, probabilmente con la collaborazione dei cuochi locali, e degli ingredienti saporiti della cucina tradizionale partenopea potrebbero aver creato questo piatto”
Fonte Coockaround

Ingredienti per uno stampo a cerniera da 26 cm:

500 gr farina Manitoba con lievito
3 uova
100 ml di latte tiepido
10 gr di sale (equivalenti a due cucchiaini rasi)
150 gr burro

1 uovo per spennellare
timo secco per decorare

Per il ripieno:

200 gr di ricotta vaccino
1 cucchiaino di pesto
30 gr di scamorza
30 gr di mortadella

Se non riuscite a trovare la Manitoba con lievito come me, non abbiate paura.
Aggiungerete agli ingredienti un cubetto di lievito di birra da 25 gr che farete sciogliere nel latte tiepido.
Formiamo l’impasto, che io ho fatto nel bimby.
Ho inserito nel boccale il latte con le uova, ho dato una frullata e poi ho aggiunto la farina tutta insieme.
Ho cominciato a lavorare l’impasto a vel. 2, dopo 3 minuti circa ho messo il burro ed il sale.
Ho continuato ad impastare fino a che l’impasto s’è formato.
Se non avete un’impastatrice si fa lo stesso, il procedimento è questo:
su una spianatoia formate una corona con la farina.
Al centro di essa rompete le uova, aggiungete il sale ed il latte. Cominciate ad impastare e dopo una decina di minuti di intensa relazione con l’impasto, aggiungete il burro e continuate fino al completo assorbimento.

Formate una palla mettete in una ciotola infarinata e copritela con la pellicola.

Lasciamola lievitare in un posto in cui non ci siano spifferi per 2 ore.

Mentre l’impasto lievita prepariamo il ripieno.
E’ un’operazione semplice, una volta tagliata la scamorza
e la mortadella basta mescolare tutto insieme.
Ed è fatta!

Riprendiamo l’impasto dopo 2 ore e su una spianatoia di legno o un piano in marmo formiamo un lungo salsicciotto dal quale ricaveremo 14 pezzetti d’impasto.

danubio salato

A questo punto schiacciamo l’impasto con le mani dando una forma tonda e mettiamo al centro un cucchiaino di ripieno.

Formiamo una pallina e poniamo in uno stampo a cerniera da 26 cm precedentemente imburrato ed infarinato. Una volta completate tutte le palline di impasto, spennelliamo con un uovo sbattuto e con una spolverata di timo secco.
Mettiamo di nuovo a lievitare al chiuso e coperto da un canovaccio per altri 45 minuti. Il danubio sarà così …

danubio salato

Quindi inforniamo per 45 minuti a 180°.

danubio salato

Non è bello?
Vi assicuro che è anche buono!!

Ecco l’interno del mio danubio salato …

danubio salato

Con questa ricetta partecipo al contest di Cranberry in collaborazione con Camaloon
 
 


Rosa

“L’appetito è l’anima del buongustaio. Chi tenta di ferirlo commette un assassinio morale, un omicidio gastronomico e merita la condanna all’ergastolo”
                                                                                     Grimond De La Reyniére
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