Piatto poverissimo, nato tra le classi popolari partenopee è per me qualcosa di meraviglioso!!
Chi non aveva qualche gallina che faceva uova? A chi potevano mancare pomodori, aglio e cipolle?
E’ dalla semplicità di questi ingredienti e dall’ingegno aguzzato dall’indigenza che è nato questo pezzo da novanta della cucina partenopea. Questa è la mia versione, con tantissima cipolla. Voi riducetene le dosi per avere un sugo più sciolto ed otterrete la ricetta originalissima 😉
A Napoli le chiamiamo ova ‘mpriatorio perchè il bianco delle uova in mezzo al rosso del pomodoro richiama il ricordo di certe immagini sacre presenti nelle edicole votive, dove le anime avvolte dalle fiamme sono rappresentate da diafane forme bianche.
(cit. www.portanapoli.com)
Ingredienti per 4 persone:
600 gr di pomodori pelati
2 cipolle grosse (io ho usato la rossa di Tropea)
1 aglio
8 uova
olio extravergine d’oliva, sale e prezzemolo q.b.
Tagliamo la cipolla sottilissima e tritiamo l’aglio finemente. Facciamoli appassire in una padella con dell’olio d’oliva (5/6 cucchiai). Quando la cipolla si sarà appassita, aggiungiamo i pomodori, saliamo e lasciamo cuocere per una mezz’ora.
A questo punto creiamo nella salsa dei piccoli crateri che accoglieranno le uova.
Rompiamo le uova, quindi, e mettiamole in padella a cuocere.
Copriamo con un coperchio e abbassiamo la potenza del fuoco, lasciando un mestolo di legno tra la padella ed il coperchio. Teniamo così per circa 5 minuti. Facciamo attenzione, l’albume deve essere ben cotto ma il tuorlo deve avere un cuore cremoso così che nel romperlo si unirà al sugo creando il connubio perfetto per la scarpetta!!
Alessandro del blog EnoItaca propo
E mentre qui la terra continua a tremare, al nord i fiumi esondano …
Spero che Dio ce la mandi buona a tutti!!
Baci,
Rosa
“Cucinare cibi di stagione è sempre più convenienteche acquistare prodotti alimentari trasformati”Jamie Oliver