La pasta alla crudaiola è un must dell’estate, dell’estate italiana s’intende.
Dalle versioni ricche alle basilari, sono tutte ottime.
Unico imperativo qualità degli ingredienti.
Se i pomodori non sono buoni, la pasta è di qualità scadente, l’olio sa di rancido diventa un incubo dal quale vi risveglierete in autunno inoltrato.
Non sto esagerando!
La versione che ho preparato è davvero la più semplice.
Prevede pomodori maturi sia gialli che rossi, zucchine, basilico, olio, sale, pepe e pasta.
Il formato scelto non è buttato lì al caso.
Ho scelto le Tofette del Pastificio di Martino perché quella pancina che hanno si riempie meravigliosamente con l’intingolo.
E’ un formato di pasta molto versatile e lo adoro.
I pomodori sono dell’orto. Baciati dal caldo sole agostano.
Li ho lavati e incisi con un coltellino. Ho portato a bollore dell’acqua e, una volta spento il fuoco, ho immerso i pomodori per 3 minuti circa.
Li ho scolati dall’acqua e spellati.
Ho preso una zucchina piccola e l’ho tagliata sottilissima.
Ho preparato un’insalata di pomodori e zucchina condendola con basilico fresco, sale, pepe nero ed olio extravergine d’oliva di quello buono ma buono.
Ho cotto la pasta al dente e poi l’ho versata sull’insalata.
Ho mescolato velocemente e portato in tavola.
Da questa versione super basic di pasta alla crudaiola potete volare lontano, verso l’infinito ed oltre.
Nessun limite, a parte la vostra fantasia.