Ma da voi com è il tempo? Qui continua a far freddo, anche se ogni tanto il sole si affaccia tra le nuvole per fare un salutino … Speriamo si decida ad uscire presto!!!
Tempo strano in questo inizio giugno, ci vuole una coccola nel piatto, qualcosa che ti consoli …
Ho deciso quindi di preparare una polenta con i funghi … Buona, calda, avvolgente, per me un comfort food!!! Ma mia sorella mi fa: “La polenta? A giugno?” ed io subito: “Ma non vedi i fiumi d’acqua che stanno cadendo? Sei vestita peggio che a dicembre … quando piove, la polenta è perfetta!!!” e quindi … Morale della favola beccattevi sta ricetta …
Ingredienti per 4 persone:
400 g di funghi porcini
5-6 rametti di prezzemolo
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio d’aglio
50 ml di vino bianco secco
1 l di acqua
250 g di farina di mais per polenta
sale e pepe q.b.
Se abbiamo la fortuna di reperire funghi freschi puliamoli eliminando la parte terrosa del gambo con un coltellino, spazzoliamoli accuratamente con un pennello a setole rigide e sciacquiamoli molto brevemente sotto acqua corrente fredda. Io li ho tagliati a cubetti, ma voi sbizzarritevi come vi pare …
Mettiamo in una padella l’olio con lo spicchio d’aglio spellato e schiacciato. Faremo rosolare il tutto a fiamma media fintanto che l’aglio non diventa dorato su entrambi i lati, quindi lo toglieremo ed uniremo i funghi. Li lasciamo cuocere un paio di minuti a fiamma vivace, li bagneremo poi con il vino bianco, quindi faremo cuocere a fiamma bassa per 20 minuti circa.
A fine cottura aggiungere un cucchiaino di prezzemolo tritato, un’abbondante manciata di pepe e regoleremo eventualmente di sale.
Per preparare la polenta metteremo sul fuoco una pentola con l’acqua salata e la porteremo ad ebollizione.
E’ il momento di impiattare la polenta con i funghi e di mangiarla … La parte che preferisco!!!
Per chi non avesse tempo o semplicemente la pazienza di preparare una polenta con il metodo tradizionale consiglio la Polenta Valsugana istantanea, in pochi minuti avrete la vostra coccola servita nel piatto …
“La polenta (conosciuta anche come polenda o pulenda, in Veneto come poenta) è un antichissimo piatto di origine italiana a base di farina di cereali. Pur essendo conosciuto nelle sue diverse varianti pressoché sull’intero suolo italiano, ha costituito, in passato, l’alimento base della dieta delle persone in alcune zone settentrionali alpine, prealpine, pianeggianti e appenniniche di Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Emilia e Friuli-Venezia Giulia, regioni nelle quali è tuttora piuttosto diffuso. Il cereale di base più usato in assoluto è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il caratteristico colore giallo, mentre precedentemente era più scura perché la si faceva soprattutto con farro o segale e, più tardivamente anche con il grano saraceno, importato dall’Asia. La prima coltivazione di mais documentata nel Nord Italia risale a Lovere, in Val Camonica, da parte di un nobile, Pietro Gajoncelli, che, nel 1658 pare che avesse importato i primi 4 chicchi di mais dalle Americhe. La polenta, con numerose varianti, è diffusa anche in Ungheria (puliszka), in Malta (tgħasida – storico), nei territori francesidella Savoia e della Contea di Nizza, della Guascogna (cruchade) e della Linguadoca (milhàs), in Svizzera, Austria, Croazia(palenta, žganci o pura), Slovenia (polenta o žganci), Serbia (palenta), Romania (mămăligă), Bulgaria, ‘ Kachmak Albania(harapash), Corsica (pulenta), Brasile (polenta), Argentina, Ucraina e Caucaso (culesha), Uruguay, Marocco tra le tribù berbere (“tarwasht”), Venezuela, Cile e Messico. Nel libro Storia dei Vespri Siciliani di Michele Amari, l’autore scrive che durante uno degli assedi dei francesi (1282/3) alle mura della città di Messina, le donne siciliane alimentavano i soldati con acqua e polenta.”
Rosa